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lunedì 11 marzo 2013

Gli oggetti quotidiani porte del tempo

Il tempo lo sappiamo è inesorabile, fatto quasi di niente ma tiene prigioniere le nostre vite. Nessuno è riuscito a scappare dalla sua gabbia. Sembra però che esistano, nascoste nei luoghi più improbabili, molte porte del tempo, e chi riesce ad attraversarle si riappropria di ciò che era perduto, di una parte di ciò che il tempo si era preso: magari di una parte molto piccola ma ugualmente importante e forse essenziale. Mi piacerebbe ora presentare le porte del tempo che diversi grandi autori hanno descritto, in seguito lo farò. Per ora posso dire che includerei tra le porte del tempo anche gli oggetti quotidiani che altri hanno usato prima di noi, infatti tenere in mano qualcosa che molti anni fa qualcuno utilizzava quotidianamente crea come una corrente di cellule temporali, che in un certo senso ci trasmettono di nuovo i loro antichi geni.   Si realizza una sorta di empatia a distanza, che l'oggetto consente grazie alla sua realtà fisica e tangibile per noi qui ed ora. Aggiungerei che la porta temporale funziona a livelli diversi, credo legati all'intensità della relazione tra le due persone che si trovano apparentemente lontane nel tempo e che gli oggetti, condivisi in azioni semplici e chiare, fanno in qualche modo incontrare.


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